La poesia degli alberi dimenticati. Incontro con Tonino Guerra

La poesia degli alberi dimenticati. Incontro con Tonino Guerra

I luoghi hanno sempre il loro linguaggio, a volte molto speciale che arriva direttamente ai nostri cuori e alle nostre anime, solo con un paesaggio, una vista speciale o le parole dei loro poeti.

Ed è quello che è successo a me visitando Pennabilli, culla della famiglia Malatesta, per secoli maestro della storia di questa perla nascosta in Valmarecchia.

Il luogo, come spesso in questa zona, è arroccato su un’altissima pietra, a presidiare la vallata ea proteggersi dai nemici provenienti dalla pianura.

La maestosità di questo borgo e i racconti dei Malatesta ne fanno Bandiera Arancione del Touring Club Italia, attestato conferito a quei borghi che hanno mantenuto inalterati nei secoli i loro paesaggi.

Pennabilli è una cittadina molto attiva: non solo ospita uno dei mercatini di Vintage e Antiquariato più importanti d’Italia, ma dal 1997 è la città degli artisti di strada (i buskers).

Quattro giorni di balli, eventi, spettacoli di strada, teatro, spettacoli di magia e qualunque cosa questi meravigliosi e talentuosi artisti possano immaginare di fare con mezzi poveri.

Questa città piena di sentimento è stata anche la città natale di Tonino Guerra, poeta, scrittore, ma non solo.

Un uomo che amava la Romagna e il suo dialetto, usato in tante sue poesie e scritti.

Molte delle sue storie furono anche il soggetto principale delle visioni di Federico Fellini.

Durante la sua vita ha cercato di immagazzinare e mantenere vive nella memoria delle persone tutte le cose che aveva visto, gustato e annusato nell’infanzia e da questa idea è nato il progetto onirico di uno dei musei più spettacolari di Pennabilli, pensato per “toccare il passato indimenticato della Romagna”, come diceva lui: il giardino dei frutti dimenticati.

Una “collezione” di alberi da frutto appartenenti alla flora naturale della campagna appenninica, ritrovati negli antichi orti delle case contadine, oggi non più coltivati ​​e in via di estinzione: diverse specie di mele, pere selvatiche, frutti di bosco e frutti di bosco che l’agricoltura moderna ha spostato anche lontano quasi dalla memoria.

Se vuoi assaporare una terra dove il tempo scorre lento e la gente ti accoglie come vecchi amici, Pennabilli è il posto giusto dove fermarsi.